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Maria Maddalena

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Scritto da Editore VOPUS   

Fonti: Wikipedia e la redazione VOPUS

MARIA MADDALENA


MARIA MADDALENA - Alexander Ivanov

Maria Maddalena è menzionata, tanto nel Nuovo Testamento canonico come in vari Vangeli Apocrifi, come una distinta discepola di Gesù di Nazaret.

È considerata Santa dalla Chiesa Cattolico-Romana, dalla Chiesa Ortodossa e dalla Confessione Anglicana, che celebrano la sua festività il 22 di Luglio.

Riveste una speciale importanza per le correnti gnostiche del cristianesimo. Il suo nome fa riferimento al suo luogo di provenienza: Maria di Magdala, località situata nella costa occidentale del lago di Tiberiade.

Maria Maddalena nel Nuovo Testamento

Le informazioni su Maria Maddalena nei Vangeli Canonici sono scarse. È citata in relazione a quattro avvenimenti differenti:

  • In accordo col Vangelo di Luca (Lc 8:2), Maria Maddalena ospitò e provvide al mantenimento materiale di Gesù e dei suoi discepoli durante la sua predicazione in Galilea. Si aggiunge che anteriormente era stata curata da Gesù: “lo accompagnavano i dodici ed alcune donne che erano state guarite da malattie e spiriti maligni: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demoni [...]”
  • In accordo coi Vangeli di Marco (Mc 15:45-47), Matteo (Mt 27:55-56) e Giovanni (Gv 19:25), fu presente durante la crocifissione di Gesù.
  • In compagnia di altre donne, fu la prima testimone della resurrezione, secondo una tradizione sulla quale concordano i Quattro Vangeli (Mt 28:1-5, Gv 20:1-2, Mc 16:1-5, Lc 24:1-10). Poi comunicò la notizia a Pietro e agli altri apostoli.
  • Secondo un racconto che appare solo nel Vangelo di Giovanni, fu testimone di un’apparizione di Gesù resuscitato (Gv 20:11-18).

Quelli citati sono gli unici passaggi dei Vangeli Canonici nei quali si cita “Maria di Magdala”. La tradizione cristiana occidentale (cattolica), tuttavia, benché senza basarsi su evidenze testuali di nessun tipo, ha identificato con Maria Maddalena altri personaggi citati nel Nuovo Testamento:

  • La donna adultera che Gesù salva dalla lapidazione, in un episodio riportato solo dal Vangelo di Giovanni (Gv 8:3-11). Non è dimostrato che fosse lei e questo ha prodotto molti errori e confusioni all’interno della Chiesa Cattolica; si degradò l’immagine di Maria Maddalena senza apparente giustificazione.
  • La donna che unge con profumi i piedi di Gesù e li asciuga coi suoi capelli prima del suo arrivo a Gerusalemme secondo i Vangeli Sinottici (Lc 7:36-50, Mc 14:3-8, Mt 26:6-13), il cui nome non è menzionato. Secondo Marco e Matteo, tuttavia, l’unzione ebbe luogo a Betania, “in casa di Simone il lebbroso”, il che ha portato ad identificare a sua volta questa donna con Maria di Betania.
  • Maria di Betania, sorella di Lazzaro, alla quale si attribuisce nel Vangelo di Giovanni l’iniziativa prima menzionata (Gv 12:1-8), e che appare in altri conosciuti passaggi del quarto Vangelo, come la resurrezione di Lazzaro (Gv 11:20-30). La si identifica anche con la Maria dell’episodio della disputa tra Marta e Maria (Lc 10:38-42).
MARIA MADDALENA - El Greco

L’identità di Maria Maddalena come Maria di Betania e “la donna che fu una peccatrice” fu stabilita in un sermone che il Papa Gregorio diede nell’anno 591, nel quale disse: “Ella, la quale Luca chiama la donna peccatrice, la quale Giuseppe chiama Maria -di Betania-, noi crediamo sia Maria da cui sette demoni furono espulsi secondo Marco”. Questo è il sermone che ha prodotto il legame storico di Maria Maddalena con quelle fatali parole che l’hanno condannata per molti anni ad essere la “peccatrice”. Oggigiorno si è potuto verificare che le basi non sono fondate e la prima Maria, la peccatrice, non ha motivo d’essere la stessa delle altre due.

Diffusa dai teologi orientali dei secoli III e IV, questa teoria non dimostrata godette di molta popolarità nel secolo XIX, e causò molta confusione ed un certo discredito a colei che fu uno dei principali Apostoli del Cristo. Anche questo fatto servì a lasciare questa Apostola al margine del potere ecclesiastico. Ricordiamoci che la chiesa ha sempre messo da parte ed emarginato la donna, soprattutto nella sfera del potere al quale non ha mai avuto accesso, nonostante si sappia che tra i seguaci diretti di Gesù c’erano tanto uomini quanto donne, ed Egli non faceva particolare distinzione tra gli uni e le altre.

Maria Maddalena nei Vangeli Apocrifi

MARIA MADDALENA - Simone Martini

Il Vangelo di Pietro menziona Maria Maddalena solo come testimone della resurrezione di Gesù:

La mattina della domenica, Maria di Magdala, discepola del Signore, spaventata a causa degli ebrei, che erano pieni d’ira, non aveva fatto nel sepolcro del Signore quello che normalmente le donne facevano per la morte dei propri cari, prese con sé le sue amiche e andò al sepolcro in cui era stato deposto.

In almeno due dei testi gnostici copti ritrovati a Nag Hammadi, il Vangelo di Tommaso ed il Vangelo di Filippo, Maria Maddalena appare menzionata come discepola vicina a Gesù, in relazione tanto stretta quanto gli Apostoli. Nel Vangelo di Tommaso ci sono due menzioni di Mariham (log 21 e 114) che, secondo gli studiosi, fanno riferimento a Maria Maddalena. La seconda menzione fa parte di un passaggio enigmatico che è stato oggetto di molteplici interpretazioni:

Simon Pietro disse loro: “Che si allontani Mariham da noi! Poiché le donne non sono degne della vita”. Disse Gesù: “Guarda, io mi incaricherò di renderla maschio, in modo che anch’ella si trasformi in uno spirito vivente, identico a voi uomini: perché ogni donna che diventerà maschio, entrerà nel regno del cielo.”

Questo testo alla luce della gnosi contemporanea è molto rivelatore, benché nella storia sia stato letto solamente alla lettera morta.

Nel Vangelo di Filippo (log. 32), è considerata la compagna (κοινωνος) di Gesù:

Tre (erano quelle che) camminavano continuamente col Signore: sua madre Maria, la sorella di questa e Maddalena che si designa come la sua compagna [κοινωνος]. Maria è, in effetti, sua sorella, sua madre e la sua compagna.

Questo è chiaro anche in un altro testo non meno rilevante qual è la Pistis Sophia, dove si rispecchia l’importanza di Maria Maddalena all’interno del gruppo degli Apostoli. La Pistis Sophia si attribuisce a Valentino, eminente e coraggioso cercatore della Verità, il quale ebbe il coraggio di ribellarsi contro i dogmi pontifici della Chiesa Cattolica che incominciava già a quei tempi (secolo I e II della nostra era) a fabbricare la sua ortodossia ecclesiastica col fine di lasciare fuorigioco gli autentici cristiani primitivi che abbracciavano la Gnosi che era stata loro offerta da Gesù. Molti teologi non dubitano nell’affermare che “Durante la seconda metà del secolo II ed il principio del III, la dottrina di Valentino era la più poderosa e seria di quelle dissidenti della Chiesa, la sua letteratura superando in volume quella della stessa Chiesa”.

Infine, un altro importante riferimento al personaggio si trova nel Vangelo di Maria Maddalena, testo del quale si conservano solo due frammenti greci del secolo III, ed un altro più esteso, in copto, del secolo V. Nel testo, tre Apostoli discutono circa la testimonianza di Maria Maddalena su Gesù. Andrea e Pietro diffidano della sua attestazione, ed è Levi (l’Apostolo Matteo) a difendere Maria.

Maria Maddalena fugge dalla Terra Santa

Esiste una tradizione secondo la quale Maria Maddalena (qui identificata con Maria di Betania), suo fratello Lazzaro e Massimino, uno dei settantadue discepoli, così come alcuni compagni, viaggiarono in barca per il mar Mediterraneo fuggendo dalle persecuzioni in Terra Santa e sbarcarono in fine nel posto chiamato Saintes-Maries-de-la-Mer, vicino ad Arlés. Successivamente, Maria Maddalena viaggiò fino a Marsiglia, da dove intraprese l’evangelizzazione della Provenza, per poi ritirarsi in una grotta -La Sainte Baume- nelle vicinanze di Marsiglia, dove avrebbe vissuto una vita di penitenza per 30 anni. Secondo questa tradizione, quando arrivò l’ora della sua morte, fu portata dagli Angeli ad Aix-en-Provence, all’oratorio di San Massimino, dove ricevette il viatico. Il suo corpo fu seppellito in un oratorio costruito da Massimino a Villa Lata, conosciuto da allora come St. Maximin.

Venerazione di Maria Maddalena


MARIA MADDALENA - Carlo Crivelli

Il primo posto della Francia nel quale si sappia che vi fosse culto a Maria Maddalena fu la città di Vézelay, in Borgogna. Sono testimoniate le peregrinazioni al sepolcro di Maria Maddalena a Vézelay almeno dal 1030. Il 27 aprile del 1050, una bolla del papa Leone IX collocava ufficialmente l’abbazia di Vézelay sotto il patronato di Maria Maddalena. San Giacomo da Varazze (o della Voragine) riferisce la versione ufficiale del trasloco delle reliquie della Santa dal suo sepolcro nell’oratorio di San Massimino ad Aix-en-Provence fino all’abbazia di Vézelay, di recente fondazione, nel 771. Il San Mssimino di questa leggenda è un personaggio che combina tratti del vescovo storico Massimino col Massimino che, secondo la leggenda, accompagnò Maria Maddalena, Marta e Lazzaro in Provenza.



Saint-Maximin

Interno della Basilica di Saint-Maximin-la-Sainte-Baume

Un culto posteriore, che attrasse numerosi pellegrini, iniziò quando il corpo di Maria Maddalena fu ufficialmente scoperto, il 9 settembre 1279, a Saint-Maximin-la-Sainte-Baume, Provenza, dall’allora principe di Salerno, futuro re Carlo II di Napoli. In quell’ubicazione si costruì un grande monastero domenicano, di stile gotico, uno dei più importanti del sud della Francia.

Nel 1600, le supposte reliquie furono depositate in un sarcofago fatto realizzare da papa Clemente VIII, ma la testa fu depositata a parte, in un reliquario. Le reliquie furono profanate durante la Rivoluzione Francese. Nel 1814 si restaurò il tempio e si recuperò la testa della Santa, che si venera attualmente in tal luogo.


Dettagli importanti di Maria Maddalena: moglie di Gesù


Maria Maddalena

La tradizione gnostica ed esoterica dice che Maria Maddalena sarebbe stata la moglie, la compagna sentimentale, di Gesù di Nazaret, oltre che la depositaria di una tradizione cristiana di segno femminista che sarebbe stata accuratamente occultata dalla Chiesa Cattolica.

Posteriormente queste idee sono state sfruttate da vari autori di finzione come Peter Berling (I figli del Graal), e Dan Brown (Il codice Da Vinci, 2003), tra molti altri, indicando la dinastia Merovingia come l’ipotetica dinastia.


Questa idea si basa su alcuni argomenti:

  1. In vari testi gnostici, come il Vangelo di Filippo, si mostra che Gesù aveva con Maria Maddalena una relazione di maggiore vicinanza che col resto dei suoi discepoli, compresi gli Apostoli. In concreto, il Vangelo di Filippo parla di Maria Maddalena come della “compagna” di Gesù.
  2. Lo stesso succede nella Pistis Sophia, dove le conversazioni e le domande che Maria Maddalena rivolge al Maestro denotano che era, tra gli Apostoli, la più vicina e perita nella Sapienza che egli stava dando loro e che anche a livello personale aveva una grande affinità e comunione.
  3. Nei Vangeli Canonici, Maria Maddalena è, esclusa la madre di Gesù, la donna che più volte appare, ed è presentata, inoltre, come seguace vicina di Gesù. La sua presenza nei momenti cruciali della morte e resurrezione di Gesù può suggerire che era legata a Lui da un legame coniugale. Fra Angelico - Noli Mi Tangere
  4. Un altro argomento che brandiscono i difensori della teoria del matrimonio tra Gesù e Maria Maddalena è che, nella Palestina dell’epoca, era raro che un uomo ebreo dell’età di Gesù (circa trenta anni) rimanesse celibe, specialmente se si dedicava ad insegnare come rabbino, poiché questo sarebbe andato contro il comandamento divino.
  5. Tutto lo sviluppo spirituale al quale Gesù si riferisce nel suo insegnamento, ed i passaggi chiaramente simbolici che si trovano nei Vangeli Canonici ed Apocrifi sono chiaramente alchimistici e cabalistici. Allo stesso modo si deduce facilmente che il Maestro era conoscitore dell’arte alchemica e delle regole di quest’arte.
  6. Anche questa frase del Vangelo di Tommaso che già abbiamo menzionato rivela alchemicamente e cabalisticamente la relazione che avevano:
Simon Pietro disse loro: “Che si allontani Mariham da noi! Poiché le donne non sono degne della vita”. Disse Gesù: “Guarda, io mi incaricherò di renderrla maschio, in modo che anch’ella si trasformi in uno spirito vivente identico a voi uomini: perché ogni donna che diventerà maschio, entrerà nel regno del cielo.

Vangelo di Maria Maddalena


Maria Maddalena - De la Tour

Si denomina Vangelo di Maria Maddalena un Vangelo Apocrifo Gnostico, probabilmente del secolo II, del quale sono arrivati fino ai nostri giorni solo alcuni frammenti.

Caratteristiche del testo


Di questo vangelo si conservano solo tre frammenti: due, molto brevi, in greco, in manoscritti del secolo III (papiro Rylands 463 e papiro Oxyrhynchus 3525), ed un altro, più esteso, in copto (Berolinensis Gnosticus 8052,1), probabile traduzione dell’originale greco. Il testo copto fu trovato nel 1896 da C. Schmidt, benché non venisse pubblicato fino al 1955. I frammenti in greco furono pubblicati, rispettivamente, nel 1938 e nel 1983.

In nessuno dei frammenti c’è alcuna menzione dell’autore di questo vangelo. Il nome che riceve tradizionalmente, Vangelo di Maria Maddalena, si deve al fatto che si trova citata nel testo una discepola di Gesù chiamata Maria, che la maggioranza degli specialisti identifica con la Maria Maddalena che appare nei Vangeli Canonici.

Non può essere successivo al secolo III, poiché i manoscritti in greco corrispondono a quest’epoca. Per caratteristiche interne del testo, come la presenza di idee gnostiche, normalmente lo si considera redatto nel secolo II.

Contenuto


Nel frammento copto, che è il più esteso, mancano varie pagine (concretamente 1-6 e 11-14). Si tratta di un dialogo tra Gesù (menzionato come “il Salvatore”) ed i suoi discepoli. Dopo la partenza di Gesù, gli Apostoli sono disorientati:

Essi, tuttavia, erano rattristati e piangevano amaramente dicendo: “Come andremo dai gentili e predicheremo il vangelo del regno del figlio dell’uomo? Se non hanno avuto per lui nessuna considerazione, come l’avranno per noi?

Allora Maria si alzò, li salutò tutti e disse ai suoi fratelli: “non piangiete e non vi rattristate; non vacillate più, perché la sua grazia discenderà su tutti voi e vi proteggerà. Piuttosto, lodiamo la sua grandezza, perché ci ha preparati e ci ha reso uomini”. Detto questo, Maria convertì i loro cuori al bene e cominciarono a commentare le parole del [Salvatore].

Maria, quindi, riporta una visione ed il dialogo che ebbe con Gesù in questa visione, pieno di termini propri del pensiero gnostico. La testimonianza di Maria è respinta da Andrea e da Pietro, che dubitano che Gesù abbia preferito loro una donna per farle rivelazioni segrete. Tuttavia, Levi (l’apostolo Matteo) decide di predicare “il Vangelo secondo Maria”.

Secondo interpretazioni come quella di Karen King,1 il testo rivela le tensioni esistenti nelle primitive comunità cristiane tra i proto-ortodossi, rappresentati da Pietro, e gli gnostici, simbolizzati da Maria Maddalena. Un confronto simile esiste in altri testi gnostici, come il Vangelo di Tommaso, la Pistis Sophia o il Vangelo Copto degli egiziani. Inoltre, in accordo con questo testo, Maria Maddalena sarebbe stata depositaria di rivelazioni segrete di Gesù, ed avrebbe avuto un ruolo primario nella comunità cristiana post-pasquale.

Si possono trovare certe analogie tra le idee esposte in questo vangelo e religioni orientali come il taoismo ed il buddismo.

Maria Maddalena secondo la Chiesa Cattolica


Maria Maddalena è venerata dalla Chiesa Cattolica ufficialmente come Santa Maria Maddalena. Esistono molti templi in tutto il mondo dedicati a questa Santa cattolica.

Maria Maddalena

MADDALENA PENITENTE


Mentre il cristianesimo orientale onora Maria Maddalena in special modo per la sua vicinanza a Gesù, considerandola “uguale agli Apostoli”, in occidente si sviluppò, basandosi sulla sua identificazione con altre donne dei vangeli (si veda sopra), l’idea che prima di conoscere Gesù si era dedicata alla prostituzione.

Questa idea nasce, in primo luogo, dall’identificazione di Maria con la peccatrice di Lc 7:36-50, di cui si dice unicamente che era peccatrice e che amò molto; in secondo luogo, dal riferimento in Lc 8:2, dove si dice, questa volta riferendosi chiaramente a Maria Maddalena, che da lei “erano usciti sette demoni”. Come si può vedere, niente in questi passaggi evangelici permette di concludere che Maria Maddalena si dedicasse alla prostituzione.

Non si sa con esattezza quando cominciò ad identificarsi Maria Maddalena con Maria di Betania e la donna di Lc 7:36-50, ma già in un’omelia del papa Gregorio Magno (nel 591) si esprime inequivocabilmente l’identità di queste tre donne, e si mostra Maria Maddalena come prostituta pentita. Per quel motivo la leggenda successiva dice che passò il resto della sua vita in una grotta nel deserto, facendo penitenza e mortificando la sua carne, e sono frequenti nell’arte occidentale le rappresentazioni di “Maddalena penitente”.

L’immagine di Maria Maddalena penitente può essere anche confusa a causa alla tradizione di Maria Egiziaca, Santa del sec. V che secondo La vita dei Santi di Giacomo da Varazze, si era dedicata alla prostituzione e si ritirò nel deserto ad espiare le sue colpe. È comune vedere rappresentazioni di Maria Egiziaca, coi capelli lunghi che coprono il suo corpo o avvolta con fibre vegetali, simboli della sua penitenza nel deserto. Questi attributi in certe occasioni accompagnano la Maddalena, creando a volte la confusione fra le due Sante.

Nella tradizione cattolica, pertanto, Maria Maddalena divenne un personaggio secondario, nonostante la sua indubbia importanza nella tradizione evangelica. La relegazione che Maria Maddalena soffrì è stata messa in relazione da alcuni autori con la situazione subordinata della donna nella Chiesa.

In 1969, la Chiesa Cattolica ritirò dal calendario liturgico l’appellativo di “penitente” tradizionalmente assegnato a Maria Maddalena; ugualmente, da quella data si smise di impiegare nella liturgia della festività di Maria Maddalena la lettura del Vangelo di Luca (Lc 7:36-50) riguardo la donna peccatrice. Da allora, la Chiesa Cattolica ha smesso di considerare Maria Maddalena una prostituta pentita. Tuttavia, questa visione continua ad essere quella predominante per molti cattolici.

Maria Maddalena ed altre Sante cattoliche


Teresa de Lisieux

Maria Maddalena fu fonte di ispirazione per una delle mistiche più importanti nella Chiesa Cattolica, Teresa del Bambin Gesù, che ammirava questo amore tanto profondo raccontato nel vangelo nel quale Maria Maddalena pensa a servire chi ama; così Teresa decise di dedicare la sua vita a chi più amava: Gesù di Nazaret (cf. LT 169 Santa Teresa). Nel 1894 scrisse: “Gesù ci ha difesi nella persona di Maria Maddalena”.

Un’altra distinta mistica cattolica che trovò ispirazione e consolazione in Maria Maddalena fu la dottoressa della chiesa Teresa d’Avila, che riferì di aver ricevuto aiuto spirituale dalla Maddalena.



Santa Teresa de Avila
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