Chi siamo? Da dove veniamo? Verso dove andiamo? Con quale scopo viviamo? Perché viviamo?... Indiscutibilmente, il povero “animale intellettuale”, erroneamente chiamato uomo, non solo non sa, ma perfino non sa di non sapere...

La prima cosa che dobbiamo comprendere con grande chiarezza è che ognuno di noi, sia esso borghese o proletario, altolocato o di classe media, ricco o miserabile, si trova realmente in questo o quel “Livello di Essere”...

È ostensibile che l’Orizzontale è molto “ordinario”; lungo esso vanno “Vicente e tutta la gente”, “Villegas e tutto ciò che porta”, “Don Raimondo e tutto il mondo”...

La gente pensa che la crescita e lo sviluppo dell’Essenza si realizzino sempre in forma continua, in accordo con la meccanica dell’evoluzione, ma lo Gnosticismo Universale insegna chiaramente che non avviene così...

Incantevole, l’Essenza passa attraverso la nota “SOL” (il Sole) e poi la nota “FA” (la zona planetaria), entra in questo mondo e penetra nella nostra propria interiorità.

Si intendano per stati interiori le buone o cattive disposizioni, le preoccupazioni, la depressione, la superstizione, il timore, il sospetto, la misericordia, l’auto-considerazione, l’eccessiva stima di se stessi, stati di felicità, stati di piacere, ecc., ecc., ecc.

Certamente non importa quanto siano belli gli avvenimenti esteriori della vita se in tali momenti non ci troviamo nello stato interiore appropriato; i migliori eventi possono apparirci monotoni, pesanti o semplicemente noiosi...

Abbiamo bisogno di sapere con urgenza dove ci troviamo in un dato momento, sia in relazione allo stato intimo della Coscienza, che alla natura specifica dell’avvenimento esteriore che ci sta accadendo.

Situazioni esteriori distruttive potrebbero convertirsi in situazioni inoffensive e perfino divenire costruttive mediante l’intelligente correzione degli stati interiori erronei.

Gli ignoranti istruiti di quest’epoca tenebrosa rendono culto all’Io, lo divinizzano, lo pongono in cima agli altari, lo chiamano “Alter Ego”, “Io superiore”, “Io divino”, ecc., ecc., ecc...

È meglio essere seri e concretarci sulla realtà dei fatti; guardare quello che siamo e non formarci illusioni.

Vista questa questione da un punto di vista strettamente psicologico, un giorno qualsiasi della nostra vita, è realmente una piccola replica della totalità della vita. Da tutto questo possiamo affermare quanto segue: se un uomo non lavora su se stesso oggi, non cambierà mai.