Gesti di protesta e solidarietà |
Scritto da Editore VOPUS | ||
È diventata abituale la nostra solidarietà con persone o gruppi umani colpiti da qualche tragedia, problema, o malattia, o in ogni caso, come segno di repulsione e rifiuto verso atti vandalici, terroristici , guerre, ingiustizie sociali, distruzione del medio ambiente ecc. Sia a livello di Villaggio Globale, o Locale, consideriamo di gran importanza la Cooperazione e la Solidarietà, non solo per il fatto della Carità Cristiana e l'Amore Universale, ma anche per il dovere di ognuno di noi verso la nostra società; il dovere di renderla più giusta, più umana, più cosciente e pertanto più libera. Dobbiamo, dunque, lavorare tutti uniti per un Mondo Migliore… Ma consideriamo che, disgraziatamente, manca qualcosa dentro tutto questo lavoro dell'Azione Sociale Solidale; non è completo. E non è completo perché, si potranno riempire i nostri risvolti di lacci per solidarizzarci con qualcosa o con qualcuno, potremo alzare il nostro pugno ed elevare il nostro grido per protestare per qualunque ingiustizia o disordine sociale, potremo usare sforzi, denaro e persino vite umane per aiutare gli indifesi, i bisognosi, gli affamati, i feriti di guerra o attentati ecc., ma, purtroppo, benché migliorino le cose, alla fine continueranno allo stesso modo: continueranno ad esserci guerre, assassini, sequestri, attentati, fame, nudità, distruzione dell'ecosistema, sfruttamento dell'uomo per l'uomo, pedofilia, lenocinio, prostituzione, tossicodipendenza, narcotraffico e molti eccetera, perché l'origine di tutti questi mali che angosciano l'essere umano e la società, non sono fuori bensì dentro l'uomo stesso, e mentre non si corregga la causa, la malattia continuerà; e benché si spendano milioni di sforzi e denaro, continueremo ad avere tutti gli squilibri e cattiverie della società. Questo non vuol dire che bisogna smettere di aiutare chi ha bisogno, o smettere di elevare la nostra protesta per le ingiustizie o spropositi sociali, o smettere di collaborare economicamente con le ONG, no! Semplicemente diciamo che oltre a tutto quello che consideriamo urgente e necessario, si deve anche comprendere il momento cruciale in cui viviamo ed analizzare più profondamente l'essere umano, per comprendere che se non cambia interiormente, non cambierà la società, cioè, che se dentro noi continua a vivere l'egoismo e l'orgoglio che alza frontiere fisiche ed umane, la crudeltà e l'odio che distruggono la confraternita e l'amore tra gli uomini ed i popoli e li lancia alla distruzione e alla guerra, l'ansia di potere e di ricchezza che distrugge la natura e l'uomo stesso, ed infine, tutto quello che ci rende incoscienti ed abominevoli, dunque, cadremo in un circolo vizioso che ogni volta ci affonderà di più nella degradazione e distruzione.
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