Quest’Arcano ha rappresentazione fisica ed interna, è l’Arcano di Giuda Iscariota, che rappresenta la Morte dell’Ego.
La Falce è il simbolo funebre degli Angeli della Morte.
La Morte è in realtà il ritorno alla matrice. La Vita e la Morte sono due fenomeni di una sola cosa. La Morte è una sottrazione di frazioni: terminata l’operazione matematica, rimangono solo i Valori della Coscienza. Si sottraggono i valori della Personalità. Non c’è nessun domani per la Personalità del morto, ha un principio ed una fine. I Valori della Coscienza si trovano imbottigliati negli ‘Ego’, che, visti chiaroveggentemente, sembrano una legione di fantasmi, questo è quello che continua.
Il ritorno dei Valori è la meccanica della Natura. In realtà l’Anima non ritorna perché l’uomo non ha ancora incarnato la sua Anima. Solo i Valori ritornano.
Quando arriva l’ora della morte, accorre al letto dell’agonizzante l’Angelo della Morte, incaricato di tagliare il Filo dell’Esistenza. Nell’istante preciso in cui esaliamo l’ultimo respiro, l’Angelo della Morte toglie l’individuo dal suo Corpo Fisico e taglia con la sua falce il Cordone d’Argento (un certo filo misterioso, di color argenteo, che connette i Corpi Interni con il Corpo Fisico). Tale cordone magnetico può allungarsi o accorciarsi all’infinito. È grazie a questo filo che possiamo incorporarci di nuovo nel Corpo Fisico al momento del risveglio, dopo il sonno.
Gli Angeli della Morte sono molto saggi e si sviluppano e svolgono sotto il Raggio di Saturno. Non solo conoscono ciò che è in relazione con la morte comune e corrente del Corpo Fisico, ma questi Ministri della Morte sono profondamente saggi per tutto ciò che è in rapporto con la Morte dell’‘Io Pluralizzato’.
Proserpina, la Regina degli Inferi, è anche Ecate, la Benedetta Dea Madre Morte, sotto la cui direzione lavorano gli Angeli della Morte. La Madre Spazio, trasformata in Madre Morte, ama svisceratamente i suoi figli e per questo se li prende.
Estratti da "Tarocchi e Cabala".
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