L'Eterno Principio Femminile Divino |
Scritto da Samael Aun Weor | |
"In Asia non si innalzarono mai monumenti ai grandi eroi, né ad un Gengis Kan con le sue cruente battaglie, bensì alla donna. È che gli asiatici compresero che solo mediante la forza meravigliosa dell'Amore possiamo trasformarci radicalmente". "La maternità, l'Amore, la donna: ecco qui qualcosa di grandioso che risuona perennemente nella corale dello spazio; la donna è il più bel pensiero del Creatore fatto carne, sangue e vita". La donna è sempre stata al fianco dei grandi uomini, ella li ha incoraggiati, ha dato loro idee, li ha spinto alla lotta, ella li ha innalzati sul piedistallo, li ha orientati affinché compissero opere gigantesche. Come Minerva tra i romani, Atena tra i greci, Tonanzin tra gli aztechi, Devi-Kundalini tra gli indostani, Isis risplendette nell'antico Egitto dei faraoni come la Divinità femminile per eccellenza. Fu là, nel Paese assolato di Kem, che risplenettero con forza soprannaturale i templi dedicati alla preparazione di Sacerdotesse, chiamate anche Vestali, le quali avrebbero poi compiuto la sacra missione di innalzare l'uomo. Attualmente, anche noi uomini, incapaci di eliminare i nostri ego, i nostri io, ci vediamo avvolti nella degenerazione, irresponsabili verso la nostra famiglia e la stessa società, il che ha portato la donna a competere con l'uomo, cercando il sostentamento per sé stessa e per i suoi figli. Perciò, oggi come ieri, la donna ha una doppia sfida: cercare il sostentamento e rigenerare l'uomo. Isis, rappresentazione dell'Eterno Femminile, di Dio Madre come natura, la Gran Madre, tra gli egizi, fu venerata da tutti quelli che osarono conoscere e seguire fedelmente i suoi misteriosi insegnamenti. Al principio dei tempi, la donna era adorata in modo molto speciale, la si considerava parte integrante e discendente dall'eterno femminile, cioè da quello concetto ancestrale, radicato anche nella cultura Maya, Tibetana, Cristiana, Druidica, Persiana, Scandinava, etc., che la donna è la viva rappresentazione fisica di Dio madre come natura. Di più, esistettero migliaia di templi destinati all'adorazione e allo studio della donna come rappresentazione obiettiva della natura. Se i nostri concetti sulla donna fossero tanto elevati come quelli che avevano quegli antichi popoli (erroneamente tacciati di essere selvaggi), avremmo un mondo migliore. Sociologi e psicologi molto intelligenti come Sigmund Freud ed il suo discepolo C. J. Jung difesero l'idea che:"La donna è, né più né meno, l'asse centrale della vita familiare, il nucleo o sole attorno al quale gira tutta la società, come se si trattasse di piccoli pianeti di un sistema solare, chiamato famiglia." Senza la donna come centro di unione tra gli esseri umani, l'umanità intera sarebbe un caos. Disgraziatamente, oggigiorno esistono molti sapientoni che pretendono di separare dall'esistenza tutto ciò che è sensibile, semplice, emozionale; infine, cose che appartengono non alla materia, bensì all'anima dell'essere umano. Ma a forza di scontrarci con la dura parete, terribilmente cruda, che è la vita stessa, finiamo per stimare quelle cose che sono le meno stimate dal comun denominatore, dalla massa di persone: l'affetto, l'amore, la tenerezza, la pazienza, il sapersi mettere al posto di chi soffre per sentire cosa sta sentendo, etc. Tutti diciamo il contrario: "tali cose sono importanti per noi", ma è pura teoria, perché, quando bisogna dimostrarlo, rimangono solo vuote parole e poche volte siamo sinceri a fondo... Con tutto il nostro rispetto per tutti quelli che leggano queste parole, crediamo che la società attuale ci stia trasformando in esseri insensibili, duri, ostinati, molto egoisti e che ci preoccupiamo solo dei nostri piaceri sensuali, senza che c'importi che cosa sta succedendo a tutti coloro che soffrono, ed in questo caso, alla donna, che nella sua estensione è nostra madre. Ed ogni madre è degnissima, per quanti problemi abbia avuto nella sua vita, per quanti inconvenienti ed incomprensioni esistano tra lei ed i suoi figli. La Madre è quanto di più sublime l'essere umano possa conoscere nell'Amore; di questo puoi stare sicuro, fine lettore: Nessuno ti ama tanto...! Samael Aun Weor |
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